Tornano le Giornate Europee del Patrimonio (GEP) il 22 e 23 settembre 2018! Le GEP proposte nel 1991 e tutt’ora rappresentano un momento di confronto unico e di partecipazione culturale in tutta Europa. Quest’anno si inseriscono nella cornice del “Anno europeo per il patrimonio culturale” e dunque il valore di tale iniziativa è amplificato e unico.
Gli obiettivi generali delle Giornate Europee del Patrimonio sono:
sensibilizzare i cittadini europei sul tema della ricchezza e delle diversità culturali dell’Europa;
stimolare interesse per il ricco mosaico di culture che compongono l’Europa;
combattere il razzismo e la xenofobia e promuovere una maggiore tolleranza all interno dei confini europei;
informare il pubblico e le autorità politiche circa la necessità di tutelare il patrimonio culturale;
stimolare l’Europa a rispondere alle nuove sfide sociali, politiche ed economiche.
L’Italia e gli altri stati membri partecipano a tale iniziativa non solo con musei e luoghi statali, ma anche con galleria, fondazioni e associazioni private. Oltre all’apertura di luoghi che di solito sono chiusi al pubblico, la peculiarità dell’evento è che la maggior parte dei siti museali prevede l’apertura serale sabato 22 settembre (dando una visione più suggestiva ed insolita) ed il costo simbolico del ticket di €1.
il tema per l’anno 2018 è “L’arte di condividere”.
Gli hashtag ufficiali sono #GEP2018 #artedicondividere #EuropeForCulture
Eventi particolari a Napoli e provincia (secondo noi):
Palazzo Donn’Anna: la Fondazione De Felice apre le porte del Teatro di Palazzo Donn’Anna, invertendo il tema in “Condividere l’Arte”. Nella giornata di sabato (h 10-19), sotto lo spazio “condiviso” delle volte barocche del Teatro si snoderà il racconto su ” Le collezioni private: dalle dimore ai musei”.
MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli); visite al laboratorio di restauro (h 20.15 – 22.30)
Palazzo Reale di Napoli: propone, per la prima volta al pubblico, la visita straordinaria al ‘deposito quadri’, recentemente interessato da lavori di risanamento conservativo, adeguamento impiantistico e funzionale. Nel ‘deposito quadri’ sono conservati dipinti di epoca e provenienza diverse nonché opere da nuove acquisizioni. Si distingue, per omogeneità di collezione, il nucleo di opere che la regina Margherita di Savoia, spinta dalla sua passione per l’arte, aveva acquistato alle Esposizioni Nazionali e Internazionali tra Otto e Novecento e che furono donate nel 1928 al Palazzo Reale di Napoli.
In provincia:
Pozzuoli – Sulle tracce dei santi patroni veri e presunti (sabato 22 h 10.30 e domenica 23 ore 10): L’Ufficio diocesano per i Beni culturali organizza visite guidate al patrimonio iconografico dei santi patroni veri e presunti. Quando l’apostolo Paolo, in viaggio verso Roma dove avrebbe dovuto sottoporsi ad un processo, sbarcò a Pozzuoli sul finire dell’inverno dell’anno 61, trovò ad accoglierlo una numerosa comunità di cristiani. Si può quindi sostenere che Pozzuoli vanta, insieme a Roma, la più antica Chiesa d’Italia, che equivale a dire dell’intero Occidente. Nel 305 la terra flegrea fu bagnata dal sangue di san Gennaro e dei suoi sette compagni nel corso di una delle ultime campagne di persecuzione – tra le più sanguinose – scatenate da Diocleziano. Su questo robusto tronco storico sono fiorite poi numerose leggende sicché la diocesi di Pozzuoli possiede uno straordinario patrimonio letterario – e soprattutto figurativo – riguardante le proprie origini.
Nola, Insula del duomo (su prenotazione): In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, a Nola l’attenzione sarà puntata sul Duomo e le sue meraviglie più nascoste. Sarà realizzato un inedito percorso nella fabbrica più importante della città, tra i sottotetti, il campanile e altri luoghi solitamente inaccessibili. Inoltre in questa occasione sarà inaugurata la mostra “Il Mosaico dell’aquila: da Nola a Capua/da Capua a Nola”, dedicata al mosaico rinvenuto nell’insula episcopale di Nola nel secolo XIX e oggi esposto nel Museo Campano.
Maggiori informazioni e l’elenco completo di tutti gli eventi sul sito del MIBACT
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